Coccodrilli rosa

Mi sono astenuto finora da ogni commento e non credo se ne sia sentita la mancanza, ma due righe questa vicenda le merita. 

La generosità, lo spirito di servizio sono elementi identificativi e fondanti della personalità. O si hanno, o non si hanno. Punto. 

Quando aiuti, il bene che ti torna è diretto e personalissimo. È tuo. Tutto tuo e, come la conoscenza, non te lo ruba nessuno. 

Tornando alla nostra influencer, questa vicenda non avrà effetti sul suo pubblico. I 10.000 follower torneranno alla prima birkin. Non cambierà nulla. 

Spero solo che l’episodio metta in luce, mai servisse, che esiste –anche in ambiti come questi– una goccia che fa traboccare il vaso di una spiacevole costante spettacolarizzazione del bene. Non sottovaluto l’importanza pragmatica ed amplificatoria dell’esempio, figuriamoci, ma non possiamo scindere questo già delicatissimo aspetto, dalla pura spettacolarizzazione e mediatizzazione di un gesto che dovrebbe essere l’emblema dell’umanità. 

E la mia umanità è ciò che sono. Se perdiamo questa consapevolezza, perdiamo davvero il contatto con la realtà umana. 

Presentarsi in modo inusualmente trascurato e con atteggiamento sommesso (che viene meno appena si fa riferimento all’antitrust) e dire “donerò un milione di euro”. Per cosa? Non lo so, ne parlerò nei prossimi giorni con l’Ospedale, ma state tranquilli che faccio il bonifico. 

Brava, fallo quel bonifico. Indipendentemente da te, servirà, grazie al cielo. Sarà un piccolo dare senso al nonsense su cui si fonda un impero pneumatico. 

In questi giorni ho pensato a tanti amici. Ognuno benefattore in base alle proprie possibilità, ma tutte persone davvero per bene. Persone a cui non riesco a pensare se non con una stima sconfinata. 

Ricordo ancora uno scambio di battute con uno di loro che mi ha, suo tempo, sconvolto. Saputo, per vie collaterali, di un suo gesto davvero significativo, gli dissi un amabile “ma te sei matto!”. La risposta fu: “A me basta poco per vivere. Cosa dovrei fare, comprarmi una Ferrari l’anno, che neanche riesco ad entrarci?! Meglio spenderli così. Quando ci penso, mi rende contento!” 

E queste persone non lo saprete mai cosa fanno, perché è nella loro natura, nella loro personalità farlo. Non piangeranno mai davanti all’iPhone con una troupe davanti per fare il picco di visualizzazioni e incassare anche in quel caso.  

Sorry, ma non ci siamo proprio.