Risvegliandomi stamattina, non potevo non essere ancora con la mente sulla Pista di ieri. Quel primo chicco di grandine sulla testa mi è parsa una tegola!
Ricordo di aver pensato a tutte le migliaia di persone sugli spalti, ai figuranti, ai tecnici in campo, ai fotografi. Che peccato. Ma al meteo non si comanda, ormai ci è chiaro.
Il pomeriggio era iniziato con un sole africano e con quella nuova tradizione, ossia la “camminata” da Palazzo Malinverni a Piazza Carroccio ideata dal Gran Maestro. Emozionante, davvero. E poi quel corteo di auto fino allo Stadio Mari tra due ali di folla impressionanti. Fa venire la pelle d’oca, è qualcosa di difficile da descrivere anche per chi, in Fondazione, fa comunicazione. È magia.
Si è conclusa anche l’edizione 2023. Il sentore è che sia andato tutto bene, la Fondazione sta ingranando e questo può solo fare bene al Palio.
Torno però nel “perimetro” del mio agire. Non voglio qui parlare della “relazione” con gli operatori: l’ho già detto, posso solo ringraziarli. Se il mio agire li agevola, non posso che essere contento, perché sono lì anche per quello. E chi lavora in buone condizioni, fa anche meglio il proprio compito, quindi, grande soddisfazione.
Ma parliamo di dati, così da avere un valore tangibile.
Quest’anno la diretta su Antenna3 è stata vista da 392.083 spettatori (+146% rispetto al 2022) e lo streaming ha raggiunto 129.493 (+170% rispetto al 2022). A questo si devono sommare tutte le trasmissioni RAI (lo spazio riservatoci da Antonella Clerici su RAI1 ed i due TG regionali).
Possiamo dire che la strategia pianificata inizia a dare i suoi frutti? Avanti così.