Nel corso della Conferenza Stampa del 7 Marzo a Palazzo Malinverni, Fondazione Palio ha presentato, oltre ad innumerevoli iniziative culturali cui abbiamo già accennato nello scorso articolo, un cambiamento significativo nell’ambito dellaComunicazione.
Fin dalla nostra costituzione, abbiamo lavorato ad una strategia finalizzata alla massima valorizzazione dell’evento. La prima decisione è stata quella di non concedere ad alcuna Testata l’esclusiva delle corse, dando campo aperto a tutti coloro che avrebbero accettato di divenire media partner della Fondazione.
La logica di quella decisione era di conciliare le esigenze tecniche di un ente appena costituito con gli obiettivi precipui assegnatigli, ossia la massima copertura degli eventi e la migliore penetrazionepossibile. Percorrere una strada di questo tipo è stato un lavoro delicato di relazione e mediazione per consentire agli oltre 100operatori di poter svolgere il proprio compito la domenica del Palio.
La sfida è stata vinta grazie all’impegno di tutta la Stampa, che ringrazio sempre con la massima sincerità, portandoci a produrre contenuti che, complessivamente, hanno raggiunto oltre 740.000 persone sui canali social (e siti internet) e ben 344.000 utenti nella sola giornata della corsa.
I dati dello scorso anno ci hanno consentito un’analisi accurata sia dei mezzi da privilegiare, sia della “tipizzazione” del pubblico, influenzando quindi le successive correzioni strategiche.
Durante la conferenza stampa richiamata in apertura, il Vicepresidente Luca Roveda ha introdotto quindi la principale novità media dell’edizione 2023: l’autoproduzione di tutte le dirette, streaming e televisive.
La Fondazione ha scelto di farsi carico della diffusione di molti eventi palieschi, riservandosi l’esclusiva sulla corsa della domenica e mettendo a disposizione di tutte le Testate che vorranno aderire al bando Media Partner un prodotto qualitativamente elevato e coerente con tutte le produzioni 2023.
Questo nuovo format, come abbiamo avuto modo di chiarire in conferenza stampa, lungi dal voler ridurre la pluralità e cedere all’omologazione del racconto, si pone l’obiettivo di consentire a tutti di disporre di un prodotto coordinato e di massima qualità su cui, con poche e chiare regole, intervenire per personalizzare e “fare propria” la narrazione dell’evento.
La presenza di un’unica regia dell’evento garantisce alla Fondazione un più semplice monitoraggio dei feedback (e quindi la possibilità di aggiustamenti in itinere) e offre ai Media Partner una notevole semplificazione tecnica nonché un minore rischio d’impresa.
Contestualmente, ci consente di offrire ai tanti sponsor che si stanno rivolgendo con interesse al mondo del Palio di avere un chiaro e motivante punto di caduta dei propri investimenti.
Fondazione Palio è un organismo chiamato ad operare con cuore e passione, ma anche con testa e razionalità, mirando ad una gestione sempre più efficiente e prossima a quella aziendale: monitoraggio dei costi, stima dell’impatto sociale del proprio operato e rilevazione di indicatori facilmente consultabili che consentano di affinare sempre più la strategia gestionale dell’evento.
Questo modello si estende ad ogni area di intervento: pensiamo alla Mostra “Visti da Vicino”, dove i coordinatori tengono meticolosa nota dei numeri di visitatori, della provenienza, della modalità con cui sono venuti a sapere dell’iniziativa e del livello di conoscenza del Palio. Tutto questo concorre a progettare strategie e ci restituisce fornisce notizie a volte del tutto inattesima sempre preziosi.
Il 2023 sarà quindi l’anno della prima Tv del Palio, una nuova sfida da vincere, tutti insieme, per far crescere sempre di più il Palio di Legnano.