Il comma 10 dell’art. 4, D.Lgs. 230/2021 concernente l’istituzione dell’assegno unico e universale per i figli a carico prevede che “a decorrere dall’anno 2022 è riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo.”.
La Legge di Bilancio 2023 introduce alla fine del comma 10 il seguente periodo: “A decorrere dal 1° gennaio 2023, la maggiorazione mensile di cui al primo periodo del presente comma è incrementata del 50 per cento. tale incremento è riconosciuto inoltre per i nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro”.
Ne consegue a decorrere dal 2023:
• l’aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo;
• l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con 3 o più figli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra 1 e 3 anni per i quali l’importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro;
• l’aumento del 50% dell’assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce ISEE di riferimento, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno.
Sono confermati e diventano stabili gli aumenti riconosciuti nel corso del 2022 per i figli disabili maggiorenni.
Inoltre gli aumenti spettanti, rivalutati a norma di legge, saranno erogati a partire dalla mensilità di febbraio 2023, fatto salvo il diritto ad eventuali conguagli spettanti a decorrere da gennaio 2023.
Dal 2023 non sarà necessario fare domanda per l’assegno unico a meno che
non ci siano variazioni dei requisiti della famiglia ovvero:
• maggior numero di figli;
• raggiungimento dell’età che li esclude dall’accesso (22 anni);
• modifica dell’ISEE cioè variazioni di reddito o del patrimonio del nucleo
familiare.
Le istruzioni in materia sono state pubblicate dall’INPS nella circolare n.132 del 15 dicembre 2022 con cui si precisa che è necessario presentare la DSU per ottenere un ISEE aggiornato altrimenti da marzo 2023 viene garantito solo l’importo minimo previsto per gli ISEE oltre i 40mila euro.