Letizia Moratti relatrice dell’Interclub del Rotary Gruppo Olona

Le conviviali dopo la pausa estiva sono riprese in grande stile rotariano, all’insegna di una serata in Interclub voluta e organizzata dal nostro Castellanza guidato dal neo Presidente Giuseppe Ferravante.

Il tema pandemico e correlato alla campagna vaccinale è ancora molto attuale, l’interesse che tuttora suscita è ampio e degno di approfondimenti, motivo per il quale RC Castellanza con RC Malpensa, RC Ticino, RC Magenta, RC Parchi AM e una piccola delegazione di giovani rotaractiani, hanno condiviso il medesimo tema coinvolgendosi in questo particolare momento.

La suggestiva cornice di Villa Buttafava ha fatto da scenario ad una serata nella quale i presenti hanno avuto l’onore e il piacere di accogliere e ascoltare, in qualità di relatrice, la dottoressa Letizia Moratti, già Ministro dell’Istruzione, Sindaco di Milano e attualmente Vicepresidente di Regione Lombardia e Assessore al Welfare Regionale.

Accolti soci, ospiti, consorti e amici, da parte del Presidente Ferravante un sentito ringraziamento all’ospite d’eccezione Dottoressa Letizia Moratti, al Dottor Eugenio Vignati (Capo della Segreteria dell’Assessore al Welfare), all’Avvocato Raffaella Mastaglia (assistente del Governatore del Distretto Rotary 2042) e ai Presidenti di club del nostro Gruppo Olona che, previo ingresso e controllo del green pass, hanno raggiunto e riempito la sala allestita per l’evento.

Al via la cena servita da un elegante staff del catering Zamberletti, successiva l’onore alle bandiere accompagnato dagli inni in sottofondo.

Prima della seconda portata, il presidente Ferravante ha introdotto il padrone di casa, nonché gradito ospite presente in sala, Dott. Giovanni Orsini.

Giuseppe ha ceduto a lui la parola affinché potesse fornirci qualche informazione riguardo la location Villa Buttafava.

Di seguito il suo discorso:  Buonasera a tutti, grazie per la Vostra presenza, e soprattutto grazie ai Presidenti Rotary e alla Dottoressa Letizia Moratti, assessore alla sanità della Regione Lombardia, per aver scelto Villa Buttafava come sede per questo incontro.

Sono Giovanni Orsini, e questa sera Vi do il benvenuto a nome dei proprietari della Villa Buttafava, della mia famiglia Orsini, e delle famiglie Zibetti. Mi è stato richiesto di raccontare qualche cenno personale e una breve storia della Villa.

Sono stato responsabile moda per 50 anni del Ricamificio Zibetti, e ho avuto l’occasione di veder nascere, crescere, e di collaborare con i più grandi stilisti della moda italiana e straniera.

Contemporaneamente ho condiviso con il Prof. Silvio Zanella la straordinaria avventura della Galleria d’arte Moderna di Gallarate, ora Museo Maga. Tuttora ho l’onore di aver ereditato la carica di Presidente del Premio acquisto “Città di Gallarate”.

La storia della Villa: le prime tracce storiche risalgono al catasto di Maria Teresa d’Austria, nel ‘700. La Villa fu dei nobili Gallaratesi Guenzati, poi nell’800 passò di mano ai Bano e ai Mengotti. Sino all’ultimo importante passaggio di proprietà ai facoltosi nobili della famiglia Buttafava, di origini brianzole, che per tradizione seguivano la curia milanese, come avvocati patrocinatori, sin dai tempi di San Carlo.

L’abate Andrea Buttafava, sacerdote ed astronomo, assistente del famoso Schiapparelli, fu un grande benefattore per la città di Cassano Magnago. A Lui si devono l’ospedale, la casa di riposo e altre opere caritative.

Nel ‘900 divennero proprietari i Brambilla, e poi i Celestri, imprenditori dell’acciaio.

Nell’immediato secondo dopoguerra è subentrata la nostra famiglia, che nel 2000 decide di affrontare una onerosa ristrutturazione per evitare che la casa cada in disuso. Attualmente la nostra struttura vive un comprensibile momento di difficoltà dopo i trascorsi anni di pandemia.

All’opera di conservazione si affianca un’azione culturale e di promozione artistica. La Villa ha infatti ospitato molti amici artisti, di caratura internazionale, che hanno voluto realizzare e lasciare nel parco e nelle cantine le loro opere FLUXUS.

Ripeto il mio più sentito ringraziamento a tutti Voi, tra i quali riconosco tanti amici e parenti. Un sentito Augurio all’assessore Moratti che ha deciso di assumere un compito così oneroso e complesso.

Buona Serata !

Al termine del servizio ai tavoli e nel pieno rispetto dei tempi e delle norme igieniche previste, il Presidente Giuseppe ha ripreso la parola spendendo nuovamente sentiti ringraziamenti alla Dottoressa Moratti sia per aver accettato il nostro invito, che per la relazione che offrirà ai presenti con la disponibilità a dare risposte alle domande che sono state preventivamente raccolte e, ora in sala, veicolate dal dottor Andrea Rovelli, addetto stampa della Dottoressa Letizia Moratti.

La parola ora alla illustre relatrice che si dice grata per l’invito che ha accolto in risposta a quel senso di appartenenza che è tipico del Rotary e per il quale manifesta elogio e ammirazione.

Ripercorrendo la sua carriera in questo ruolo che attualmente ricopre, confessa di aver incontrato fin dal principio una situazione critica caratterizzata da un piano nazionale confuso nel quale il primo obiettivo era ricorrere ai vaccini, allora mancanti.

La grande “macchina sanitaria” o, come lei stessa l’ha definita, “macchina del cuore”, è partita immediatamente raggiungendo in tempi rapidi una notevole accelerata grazie alla predisposizione di hub massivi per sostenere una campagna vaccinale su larga scala.

La Lombardia ha reagito al di sopra delle aspettative e, forse proprio perché ferita profondamente da questa pandemia, ha dimostrato il suo orgoglio, la sua straordinaria capacità di reagire in linea con la forte convinzione insita in quei valori di operosità, impegno e coraggio, tipici e caratteristici dei lombardi.

Le percentuali fanno ben pensare, abbiamo raggiunto l’88% di adesione da parte dei ventenni, il 73% per la fascia d’età 12-19. Sono più restie le fasce dei trentenni e quarantenni che si attestano ad oggi all’81%.

La Dottoressa Moratti evoca le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, trovando in esse ispirazione, si augura che prevalga il senso collettivo rispetto al bene individuale: “non può esistere libertà individuale se manca il senso morale, civico ed etico”, dice. Manca ora un miglio per raggiungere gli obiettivi prefissati e puntare alle sfide future (che sono in realtà già attuali!) come la Riforma Sanitaria e la realizzazione dei progetti PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Il lavoro che ancora attende la Sanità Lombarda è vasto e complesso e gli obiettivi prefissati si possono raggiungere senza mai perderli di vista solo avendo a cuore le debolezze e lavorare affinché si rafforzino, ma anche valorizzando e spendendo quei punti forza che fanno sì che la Regione Lombardia vanti un primato d’eccellenza in tema sanità. Il raccordo sul territorio lombardo è fondamentale per rafforzare il tessuto sanitario locale, le case di comunità sono un obiettivo importante per far sì che davvero la sanità sia concepita come un bene comune al di sopra delle posizioni ideologiche e in una logica di collaborazione istituzionale.

Un applauso per la chiarezza e la pacata ma determinata esposizione offertaci per la quale certamente tutti in sala vorremmo saperne di più; Giuseppe Ferravante riprende la parola e chiarisce che le domande verranno esposte dal dottor Rovelli, addetto stampa della Dottoressa Moratti.

La nostra relatrice si scusa per non poter offrire risposte, in questa stessa sede, alle numerose domande pervenute; Prende però con i presenti in sala un impegno: far pervenire in un secondo tempo, in forma scritta, le risposte che in serata non hanno trovato risposta.

Comprendiamo nelle parole della Dottoressa Moratti che i prossimi concreti step saranno finalizzati a superare la logica degli hub massivi presenti sul territorio per riconsegnare quelle strutture adibite, in via provvisoria alla campagna vaccinale, alla loro originaria funzione.

In merito alla terza dose di somministrazione del vaccino, la Regione è pronta e partirà istituendo mini hub come imprese e farmacie.

Inevitabile le curiosità riguardo il tema No Vax; Moratti riferisce che, confidando nella suddivisione dei ruoli e nel rispetto di essi, la conoscenza, in questo tema quanto mai estremamente complesso e specifico, deve avere la supremazia. Alla scienza quindi l’ultima parola, e, come nella storia abbiamo potuto apprezzarne il contributo, resta e si conferma l’unica voce attendibile da ascoltare, arginando il più possibile le dilaganti e fuorvianti fake news provenienti dai social.

Tema focale emerso in serata e a cuore della nostra relatrice anche l’occupazione femminile così come le questioni globali quali l’impegno alla sostenibilità e la solidarietà tra i Paesi sviluppati e quelli in Via di Sviluppo.

Il futuro è qui, a ciascuno il suo dovere e la personale responsabilità per farsi carico dei problemi del mondo in una logica solidale e costruttiva.

Parole importanti che risvegliano e scuotono le coscienze.

Apprezzamento in sala manifestato con un forte applauso alla dottoressa Moratti che viene omaggiata dal Presidente Giuseppe con un testo sulla realtà del Palio di Legnano e un bouquet di fiori.

Qualche foto di rito e il congedo della nostra illustre ospite.

Una serata perfettamente riuscita, una ripartenza in grande stile sì per il nostro “Castellanza”, ma anche per il Rotary in tutta la sua grandezza.