Nascerà un bosco per celebrare i valori della filantropia promossi dalla Fondazione Famiglia Legnanese

LEGNANONEWS.COM Sarà un vero bosco che crescerà ogni anno il simbolo concreto a Legnano della filantropia sostenuta da 35 anni dalla Fondazione Famiglia Legnanese, una delle principali istituzioni a livello nazionale nell’elargire borse di studio. Dal 1986, sono stati erogati 7mlioni di euro, assegnati a più di 4mila studenti.

Così, nella Giornata del Donatore, il presidente Pietro Cozzi ha lanciato un appello: «Siamo stati bravi, ma dobbiamo esserlo ancora di più. A cominciare da oggi, da momenti come questo in cui si vede la luce della ripresa che ci deve far sentire più generosi e di appartenere a un circolo virtuoso » .

Da qui l’annuncio della serata: «In occasione della Giornata dello Studente 2021, fissato per domenica 28 novembre, inaugureremo un nostro bosco  nel centro della città. Il progetto è condiviso con il comune di Legnano e prevede la piantumazione  al parco Falcone e Borsellino di 35 alberi. Ogni anno, poi, ne aggiungeremo uno nuovo, affinchè il nostro bosco continui a crescere. Un dono alla nostra città alla quale vogliamo ricordare  la nostra missione, coltivare giovani talenti».

Parole di apprezzamento e di condivisione del progetto da parte del sindaco Lorenzo Radice e di Flavio Crespi responsabile Area Milano Provincia Ovest di Banco BPM, mentre Gianfranco Bononi, presidente della Famiglia Legnanese, ha ricordato come la cultura sia sempre parte primaria della associazione che ricorderà i 700 anni dalla morte di Dante, con due eventi: il primo con una iniziativa curata da Ornella Ferrario e Pietro Bonzi, il secondo con la compagnia teatrale dei Gelosi e il loro spettacolo “Convivio Infernale”. Un’anteprima del progetto teatrale è stata presentata dall’attore legnanese Luciano Mastellari.

Durante la serata in Villa Jucker – The Mode Dinner & Events, con la presenza sempre carica di simpatia dell’altro artista locale, Max Pisu, premiati storici donatori come Alberto Lazzarini, Alberto Tirinnanzi, Gianni Lorenzo Berti e Giuseppe Colombo. A loro un artistico lavoro di Andrea Como studente dell’Accademia di Brera, denominato “Mezzo pieno, mezzo vuoto”.