Museo civico Sutermeister: una rete sovracomunale per dargli un degno respiro

La nostra città ospita un museo civico, riconosciuto da Regione Lombardia, ricco di oggetti di notevole pregio. Dalla Collezione Sala con reperti greci, magno greci, etruschi e romani (IX sec. a.C.- III sec. d.C.), al materiale lapideo d’età antica e tardo antica (I-V sec. d.C.), dai frontali di camini del XIV-XVI sec. A.C. del porticato fino agli scavi di Parabiago (I sec. a.C.- II sec. d.C.) del piano terra, il Sutermeister rappresenta un importante scrigno per la storia della nostra terra.

Lo stesso edificio, iconico, risale al 1928 riprende la pianta della dimora estiva quattrocentesca della famiglia Lampugnani.

Attualmente il museo, ad ingresso gratuito, impiega un dipendente comunale (custode) oltre a 7 collaboratori mediante la Cooperativa Stripes. Tra di essi, la conservatrice, figura cruciale in assenza della quale il museo perderebbe l’accreditamento e rischierebbe di vedersi sottrarre dalla Sovrintendenza il proprio patrimonio. Questo rappresenta, in sé, già una profonda anomalia: le figure piu’ rilevanti sono tutte esterne alla struttura comunale o ad una sua controllata.

Ora la domanda principale: quanti di voi sono stati al Sutermeister? Quanti lo conoscono e lo hanno frequentato al di fuori di un percorso scolastico (alcune iniziative sono inserite nel Piano Formativo delle scuole legnanesi).

Questo museo potrebbe essere un cardine della proposta culturale della città, eppure continua ad essere profondamente sottovalutato. I problemi sono, a mio avviso di due principali ordini:

  • Promozionali
  • Strutturali

Innanzitutto non esiste una reale ed adeguata programmazione coordinata a livello cittadino. Il personale, operando ben oltre il proprio orario di lavoro e spesso con strumenti propri, sta facendo moltissimo per garantire il funzionamento della struttura, ma fintanto che non si inserirà realmente il museo nella rete culturale cittadina, curandone davvero la programmazione e generando flussi umani e turistici, questa struttura non potrà mai funzionare.

L’altro elemento davvero limitante è di tipo strutturale. Ad oggi non è visitabile da persone diversamente abili, ed anche in caso di malori, l’ambulanza non può nemmeno raggiungere la struttura. Gli spazi espositivi sono ridotti in relazione al materiale a disposizione, tanto da dover essere in discreta parte ospitati negli scantinati e nella biblioteca Marinoni: armi, divise tra cui giubbe garibaldine….una gran mole di oggetti di profondo interesse che il pubblico non può vedere.

Serve un profondo ripensamento di questo Museo che lo renda finalmente attrattivo, coinvolga i cittadini e generi flussi dall’hinterland. Abbiamo turisti che lo visitano venendo da Spagna e Stati Uniti, ma pochi o nessuno da San Giorgio e Rescaldina! Il Sutermeister dovrebbe essere inserito nei Piani Formativi di tutte le scuole dei comuni confinanti permettendo ai ragazzi di vedere dal vivo quello che quotidianamente studiano a scuola.

Non si può continuare a rinviare il tema. La nuova Amministrazione dovrà necessariamente mettersi ad un tavolo per potenziare il Sutermeister e creare un tavolo territoriale degli Assessorati alla Cultura che investa tutti i comuni dell’hinterland.

Immagine di copertina di Ideogramma