La Bcc dei bustesi si conferma coraggiosa e fedele ai suoi principi. Complimenti!

BANCA BCC, BILANCIO IN ROSSO MA NESSUNA PREOCCUPAZIONE

Oggi, è lecito dire che al socio della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate la crisi costa meno che al cliente della banca “normale”. E’ questa una delle conclusioni alle quali si può lecitamente arrivare, dopo aver appreso i dati del bilancio comunicati stamane dal presidente Roberto Scazzosi, a destra nella fotto insieme al direttore generale Luca Barni.

Tuttavia, proprio a causa della crisi dell’economia reale il conto economico della Bcc chiude per la prima volta in rosso e questo nonostante una redditività a livelli pre crisi. Il presidente Scazzosi, nel pronunciare l’evento “strano” non appare preoccupato: “Paghiamo la crisi come la pagano le aziende, ma non c’è tensione. Infatti, anche in questo periodo la banca ha dimostrato di saper generare utile.

Nonostante, infatti, il segno meno, gli indicatori dell’attività della banca mostrano un incoraggiante trend di crescita. Il totale attivo nel 2011 è stato di 864.015.248 contro i 795.959.769 del 2010 (+ 8,5%); il margine di intermediazione è aumentato dai 26milioni 228.586 euro del 2010 ai 28 milioni 271mila 316 euro del 2011 (+ 7,8%); il margine di interesse è cresciuto dai 17 milioni 176mila 013 euro del 2010 ai 19 milioni 365mila 394 euro del 2011 (+ 12,7%); le commissioni attive hanno avuto un calo contenuto, dagli 8milioni 866mila 747 euro del 2010 agli 8 milioni 662mila 906 euro del 2011, il che dimostra, in una situazione di crisi, la capacità di gestire i depositi arricchendo l’offerta alla clientela con altri servizi.

“Il conto economico della banca – ha spiegato sempre Scazzosi – deriva dalle difficoltà delle imprese. L’effetto domino della crisi determina il primo rosso nella sua storia. La banca chiude, infatti, l’esercizio 2011 con un passivo di 3 milioni 53mila 578 euro al lordo delle imposte e 4 milioni 257mila 269 euro dopo le tasse. Comunque, noi, anche nel 2011, non abbiamo fatto mancare il nostro apporto all’economia del territorio, fedeli alla nostra funzione di banca locale e facendo registrare un più 6% negli impieghi”.

“Una crescita impetuosa – così il direttore generale Luca Barni ha definito il periodo 2004/07 – ci costringe a fare pulizia, eppure nell’ultimo triennio ci siamo sempre più orientati sul cliente, lavorando sulle potenzialità commerciali nell’ottica di una migliore redditività e della massima fidelizzazione. Significativo è il fatto che la redditività espressa dall’attività caratteristica della banca sia ai livelli del 2007, ossia l’anno che ha fatto registrare l’utile netto più alto nella storia della Bcc. Ma la crisi che ha colpito le aziende ha portato all’inesigibilità di parte dei crediti della clientela; la banca ha quindi, come tutte le aziende, fatto pulizia del credito deteriorato spesando la crisi per meglio attrezzarsi alle sfide future”.

Il bilancio sarà presentato all’assemblea dei soci in programma domenica 29 aprile.

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