Liberi di educare i propri figli. Da private, risparmi per lo Stato

«Non si torni all’antico vizio ideologico, per cui la scuola pubblica è solo quella statale. Non è così. E la Costituzione dice che lo Stato non ha l’obbligo di finanziare le non statali ma non lo vieta. Ci sono molte scuole non statali: laiche, cattoliche, di sinistra. Tutte hanno la stessa dignità e tutti gli studenti meritano la stessa attenzione».

Così Roberto Formigoni ha voluto commentare – intervistato dalGiorno e dal Giornale – l’apertura dell’anno scolastico per tantissimi giovani del nostro Paese.  In Italia, da oggi torneranno tra i banchi 4 milioni di studenti in 13 regioni (Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria, Veneto, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta). Ben 7.830.000 gli studenti iscritti per l’anno scolastico 2011-2012, secondo i dati forniti dal ministero dell’Istruzione.

La posizione di Formigoni è diametralmente opposta a quella del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che in una lettera pubblicata sui quotidiani nelle pagine locali ha parlato di scuola pubblica come strumento fondamentale per la conoscenza dei diritti e dei doveri: «Non voglio polemizzare con Pisapia, ma tutti i bambini sono figli dello stesso papà. O forse coloro che frequentano le scuole libere sono figli della serva? Lo Stato ha gli stessi doveri verso tutti loro. Condivido tutto purché non si utilizzi il termine pubblico come sinonimo di statale, come nell’Ottocento – aggiunge il presidente Formigoni  –. Perché l’istruzione in Italia è garantita da scuole statali e non statali».

«Al sindaco Pisapia – precisa il governatore – non ho contestato la citazione degli articoli 33 e 34 della Costituzione, che conosco molto bene e che non ho mai criticato. Mi sono distanziato da un’espressione che il sindaco Pisapia ha usato per ben tre volte e che non a caso non figura nella Costituzione. Si tratta dell’espressione “scuola pubblica”, che appunto non esiste in Costituzione, e che la lettera di ieri del sindaco Pisapia ha utilizzato in maniera ideologica». Dopo la riforma Berlinguer – sottolinea Formigoni – «il sistema di istruzione pubblico italiano è fatto di scuole statali e di scuole paritarie. Le une e le altre sono sullo stesso livello di dignità e meritano lo stesso rispetto e lo stesso sostegno delle istituzioni.Soprattutto lo stesso sostegno lo meritano tutti gli studenti e tutte le loro famiglie senza distinzione».

Per il 2012,  assicura Formigoni, verrà garantito il buono scuola anche se, a causa dei tagli previsti dalla manovra, verrà ridimensionato. «Tutti i genitori sono sullo stesso piano – sostiene il presidente della Regione Lombardia –, un bambino che va alla scuola pubblica fa risparmiare allo Stato migliaia di euro l’anno. Se tutti i genitori che hanno preferito una scuola di quelle che io preferisco chiamare libere si presentano tutti improvvisamente alle scuole statali, lo Stato subirebbe un tracollo! Lo Stato risparmia moltissimi soldi ed è giusto che una parte di questi soli vengano dati alle famiglie come contributo allo studio».

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