Il saluto del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alla Fabbrica del Canto

“Si chiudono le scuole, si apre La Fabbrica del Canto. È così da anni e, ancora una volta, rispondo con piacere all’invito dell’Associazione Musicale Jubilate di scrivere alcune note per il programma di sala. È un programma davvero corposo che, ogni 365 giorni, non manca di proporre al pubblico delle province lombarde un caleidoscopio musicale di assoluta qualità e originalità. I miglior cori sono ospiti, grazie a La Fabbrica del Canto, delle nostre chiese e sale da concerto: saranno loro a guidarci nell’ascolto della musica del passato così come di quella presente. Non è mio compito entrare nelle pieghe del repertorio proposto. Vorrei, però, sottolineare due aspetti che da spettatore mi hanno sempre sorpreso positivamente de La Fabbrica del Canto. Il primo è la grande diffusione, nei continenti del mondo, della prassi vocale. La passione per la bellezza della voce – presentata attraverso la gara virtuosa del contrappunto – accomuna gli italiani agli inglesi, agli svedesi, agli olandesi, agli ungheresi, agli armeni, ai canadesi, agli argentini e agli indonesiani, tanto per restare in tema rispetto a questa edizione. Non c’è popolo – potremmo concludere – sordo al richiamo del contrappunto, del ritmo sincopato, dei fugati, dei crescendo o dei diminuendo. Il secondo aspetto è la varietà di approcci alla polifonia vocale. Non è solo una questione di scuole o di università: ciascun coro porta nell’esecuzione musicale la sua dizione, la sua sensibilità al ritmo, la sua passione per i timbri chiari o scuri. La stessa pagina vocale svela caratteri diversi a seconda della tradizione vocale del coro che la esegue: questa è una ricchezza straordinaria che La Fabbrica del Canto ci serve ogni anno su un piatto d’argento. Per tutte queste ragioni desidero ringraziare l’Associazione Musicale Jubilate che, partendo da zero, ha saputo mettere in piedi un festival che tutto il mondo ci invidia e al quale i migliori cori fanno a gara per partecipare. Cari amici dell’Associazione, avete fatto uno straordinario lavoro educando intere generazioni all’ascolto e alla pratica musicale e affermandovi come una best experience in Italia e all’estero: sono a conoscenza di tantissime persone di tutte le età che ogni anno non perdono nemmeno un concerto della vostra rassegna nella consapevolezza che, così come ogni coro è un microcosmo a se stante, non c’è un concerto uguale all’altro, anche se il repertorio è lo stesso. Nel concludere queste mie note mi riprometto di partecipare alla rassegna per fare festa ai primi vent’anni de La Fabbrica del Canto. Lo farò con quel desiderio di condividere, assieme a centinaia di migliaia di persone, il piacere di ascoltare il miracolo di un coro che, dal nulla, crea universi sonori senza l’ausilio di altri strumenti ad eccezione di quello principe rappresentato dalla voce. E, aggiungo, di trovarsi con gli amici fuori dalla chiesa o dalla sala da concerto alla fine della serata per commentare a lungo lo stupore di una messa di voce, di una cadenza perfetta o della padronanza esecutiva esibita da giovanissimi coristi provenienti anche da lontano. Avanti così altri 20.000 anni, Associazione Musicale Jubilate. E buon ascolto a tutti.” Roberto Formigoni

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