“La città che non c’è” a Legnano il rap mette in rima la solidarietà

Il 4 febbraio al THE MODE il rapper J.Di e Mimmo Cattaneo presentano il loro nuovo brano e il gemellaggio con CSBNO per raccogliere fondi a favore delle popolazioni terremotate di Amatrice

LEGNANO – Domenica 4 Febbraio 2018, alle ore 20.00 presso il THE MODE a Legnano, il rapper J.Di e il cantante Mimmo Cattaneo presenteranno ufficialmente al pubblico e alla stampa il video della loro canzone “La città che non c’è”, con una performance dal vivo insieme ai musicisti che hanno collaborato alla realizzazione del brano.

L’evento sarà introdotto da Davide Bognolo (Bogno, da “Zelig” e “Tu si que vales”) e sarà l’occasione per conoscere gli artisti, festeggiare insieme le 50.000 visualizzazioni del video, oltre a rilanciare il messaggio del brano con l’obiettivo aggiunto di un’operazione di solidarietà concreta.

Durante la serata, infatti, verrà anche annunciato il gemellaggio con CSBNO – Culture Socialità Biblioteche Network Operativo, l’azienda speciale che opera nell’ambito delle attività culturali di 33 Comuni del Nord Ovest Milano e dell’Alto Milanese. Saranno presenti il vicepresidente Luca Vezzaro e il direttore generale Gianni Stefanini, che racconteranno il progetto del BiblioHUB, una struttura mobile di diffusione di cultura, che sarà attivo ad Amatrice fino alla ricostruzione della biblioteca locale. Sarà inoltre l’occasione per lanciare una nuova raccolta fondi, in collaborazione con “La città che non c’è”, per l’acquisto dei libri che andranno a popolare la nuova biblioteca.

L’idea de “La città che non c’è” nasce nel dicembre 2016 quando, fatalmente, l’attenzione dei media comincia a trascurare le vicende della ricostruzione dopo il sisma della zona di Amatrice.

“La storia di questo brano – spiega J.Di, al secolo Davide Vitale – è un mix di sensibilità, solidarietà e talento completamente legnanesi: è a Legnano infatti che nasce e sono legnanesi tutti gli artisti e i collaboratori coinvolti, non ultimo il THE MODE che ora ci ospita. Il brano tuttavia è stato visualizzato in tutto il Paese e significativamente nelle zone del Centro Italia”. Aggiunge Mimmo Cattaneo: “Ci sembra venuto il momento per un salto di qualità “nazionale” della canzone e del suo messaggio. Per questo abbiamo voluto chiamare a raccolta tutte le forze che ci hanno sostenuto: “La città che non c’è” ha dimostrato di avere una forza tutta sua che ora con l’aiuto di tutti può essere valorizzata appieno”.

Chi ha collaborato al progetto

All’inizio del 2017 J.Di decide di dare forma alle sue idee, condividendo il progetto con il cantante e amico Mimmo Cattaneo (anch’egli di Legnano). Successivamente viene coinvolto il produttore e musicista P.I.G. (ossia Tomaso Walliser, di Legnano) e si inizia a lavorare a sei mani alla scrittura e realizzazione de “La città che non c’è”. Partecipano al progetto anche un giovanissimo chitarrista, Riccardo Bignamini (all’epoca della registrazione appena 9 anni, di Legnano), Andrea Gregnanin, bassista ben noto sulla scena locale, e Alice Castelli, insegnante di canto, che incide i cori femminili.

Il brano viene completato da un video musicale, girato presso l’I.C Montessori di Castellanza (VA) per la regia di Tom Navarone; collaborano alla realizzazione del videoclip Paola Colombo (come direttore produzione), Simone Colombo (per le riprese e il montaggio).

I bambini della classe 4° della stessa Scuola Montessori, hanno invece realizzato il plastico delle case distrutte dal terremoto, che compare in numerose inquadrature del video di “La città che non c’è”: un simbolo teso a rappresentare l’impotenza umana di fronte alla natura, come descritto nel testo di J.Di.

Il video, caricato sulla pagina Facebook di J.Di, ha superato le 40.000 visualizzazioni in poco meno di un mese e a oggi si avvia a superare quota 50.000.

Dentro “La città che non c’è”: le dichiarazioni

“Il progetto ha come obiettivo principale quello di mantenere vivi l’interesse e l’empatia per le popolazioni colpite dal sisma e di dire, per quanto possibile, che la speranza non muore mai”, dice Mimmo Cattaneo.

Aggiunge P.I.G.: “Il testo di J.Di e di Mimmo è un racconto concreto e toccante di ciò che è successo realmente e di cosa non è successo dopo. Un testo ricercato, scritto con il cuore pensando a chi ancora oggi, dopo tanto tempo, vive una condizione di dramma e disagio”.

“E’ anche e soprattutto un messaggio di speranza e solidarietà per coloro che hanno perduto tutto e che tutt’ora vivono il dramma che il terremoto ha lasciato dietro di sé” conclude J.Di.

“La nostra attenzione per Amatrice – dice il Presidente del CDA CSBNO, Nerio Agostini – riflette una convinzione profonda, quella che la Biblioteca e la Cultura non siano un lusso rinunciabile, ma elementi essenziali e imprescindibili dello sviluppo sociale ed economico di una comunità e del suo territorio, anche in presenza di situazioni oltremodo drammatiche. L’iniziativa è stata possibile grazie alla sensibilità di 6.598 cittadini dei nostri 33 Comuni, che l’anno scorso hanno sottoscritto la tessera +TECA per sostenere la propria biblioteca e contribuire alla realizzazione del BiblioHub. Ora, con la struttura in fase di costruzione e di prossima installazione ad Amatrice, si tratta di non fermarci ma lavorare per rendere l’intervento più completo ed efficace possibile. Se nella prima fase del progetto abbiamo collaborato con soggetti di grande rilievo come MiBact – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ambasciata Americana e AIB – Associazione Italiana Biblioteche, per il suo proseguimento abbiamo trovato interessante gemellarci con una delle numerose e variegate esperienze culturali ed artistiche che il nostro territorio genera e fa crescere.”

“theMODE ha deciso senza indugio di ospitare e promuovere questa iniziativa che reputiamo essere genuina negli intenti e molto attuale come forma di espressione artistica. L’energia percepita intorno a questo progetto ci ha subito contagiati e resi responsabili nei confronti di eventi così drammatici e che il quotidiano ci fa percepire lontani e purtroppo “estranei”. Tutto il nostro staff, i nostri canali di comunicazione, i partner commerciali ed istituzionali sosterranno per questi motivi l’iniziativa “La città che non c’è”. Paolo Candiani per theMODE

“La notizia non ha memoria, la canzone resta”: quell’idea originaria di un progetto fatto di passione e solidarietà, si è concretizzata dopo tanto lavoro a dicembre 2017 con l’uscita del video musicale, che continua ad essere visto, condiviso e apprezzato.

ph Luca Pagani

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